Come puoi vivere meglio le tue emozioni?

Ogni cosa che facciamo è guidata dalle nostre emozioni, averne cura e comprendere come le creiamo – hai capito bene “creiamo” e più avanti ti spiegherò perché – diventa un processo fondamentale per la nostra felicità.

Quali benefici potrebbero portare nella tua vita proprio quelle emozioni che cerchi con tanta energia di sopprimere o fuggire, ci hai mai pensato?

Il tuo stato emotivo impatta notevolmente sull’ambiente che ti circonda e sulle tue relazioni, con naturale e significativa conseguenza anche sui risultati che ottieni – o che, a volte, non ottieni.

La buona notizia, come ti ho anticipato, è che abbiamo la possibilità di scegliere quale stato d’animo “indossare” in ogni situazione, tutto parte dalla nostra neurofisiologia (se desideri maggiori approfondimenti a riguardo puoi consultare il mio blogCome Funzioni-Amo“). Ciò che fino ad oggi credevi quindi qualcosa d’intangibile e casuale, scoprirai essere estremamente concreto e soprattuto determinabile.  

Prima di proseguire ti faccio una proposta: rilassati per qualche secondo e poniti queste semplici domande:

  • “Che rapporto ho con le mie emozioni: le subisco o riesco a governarle, le nego o mi piace esplorarle?”
  • “Quale impatto hanno avuto e stanno avendo i miei stati emotivi sui risultati che ottengo e sulla qualità della mia vita?”
  • “Cosa provo se penso al cambiamento?”
  • “Quanto sono davvero disposto ad esplorare me stesso e ad accettare sia la speranza che la delusione, trovarndone l’utilità?”

Mentre rispondi a queste domande inizia il viaggio per diventare padrone della tua vita: la riscoprirai destrutturata dalle convinzioni, dai condizionamenti e da tutte quelle credenze che ti lasciano quotidianamente in balia del tuo sentire. Cosa ne pensi, partiamo?

Non sei un essere razionale, lo sapevi?

Ciò su cui vorrei prima di tutto focalizzare la tua mente è il fatto che non esistono emozioni amiche o nemiche, piuttosto esistono stati d’animo utili e non utili in determinati contesti.

Ti faccio questo esempio: un mio Coachee una volta mi ha detto che desiderava ardentemente “non avere più paura” e la mia prima condivisione è stata farlo riflettere sul fatto che la paura non sempre è limitante e, in determinati contesti, rappresenta una risorsa decisamente vitale da poter utilizzare, sei d’accordo?

Cosa accade dunque nella nostra mente quando entrano in gioco le emozioni? 

Più che agire da esseri razionali quali dovremmo essere, tendiamo a diventare esseri razionalizzanti, ovvero ad utilizzare la nostra capacità cognitiva per rafforzare determinate convinzioni che associamo a ciò che accade e che proviamo.

Per farti meglio comprendere questo concetto ti faccio una domanda: sai qual’è lo scopo principale del nostro cervello? “Farci sentire felici?” … Neanche per sogno!

Lo scopo principale del nostro cervello è farci risparmiare energie. La nostra mente non prende le decisioni più giuste per la nostra felicità, quanto più le orienta istintivamente per preservarci, e lo fa creando delle abitudini, degli schemi di comportamento automatico che ci consentono di fare tante cose bene e velocemente – basta pensare al parlare, al muoverci ecc – ma che a volte si rivelano anche abitudini disfunzionali o comportamenti decisamente non utili.

Il primo passo mentale da compiere è proprio questo: comprendere che sono spesso i pensieri e ciò che ci raccontiamo nella nostra testa a bloccarci, non tanto l’emozione sottostante. É proprio il nostro dialogo interno, – la famosa “vocina” hai presente? –  che ci impedisce di sentire ciò che proviamo, non consentendoci di farne qualcosa di utile. 

Due strumenti potenti ed estremamente efficaci che posso suggerirti per gestire le emozioni sono la tua fisiologia e le domande che ti poni. Qualche consiglio di rapido utilizzo? Quando ti capiterà di trovarti nuovamente in uno stato d’animo non utile, inizia con il cambiare la tua fisiologia, parti con il rallentare la tua respirazione, modifica la tua postura e rilassa i muscoli del tuo viso e delle spalle. A questo punto poniti mentalmente queste domande:

  • “Come avverto questa emozione, dov’è localizzata?”
  • “Come vuole muoversi nel mio corpo, cosa mi sta comunicando?”
  • “Cosa posso imparare di utile da ciò che sta accadendo?”

Potenziale, perfomance ed emozioni…

La qualità dei tuoi stati d’animo è lo specchio della qualità della tua vita.

Detto in modo differente: le emozioni che facciamo, in ogni situazione, ci consentono di accedere, o meno, alle nostre risorse e, quindi, di poter esprimere il nostro pieno potenziale.

Tieni bene a mente questo: non esistono persone senza risorse, esistono piuttosto stati mentali ed emozionali senza risorse, rispetto ad un determinato contesto. 

Sebbene infatti molti hanno la solida convinzione di non essere all’altezza o di non avere le possibilità, le risorse o le capacità adatte a…. la verità è che semplicemente non sono in grado di generare i giusti stati d’animo che gli consentirebbero di attingere alle risorse necessarie. 

Anche se eventi e condizionamenti esterni, o di contesto, possono impattare notevolmente sul nostro sentire, è ben più rilevante l’importanza ed il significato che scegliamo di dare a quel determinato condizionamento, e soprattutto le previsioni che ci facciamo a riguardo.

 

L’ultimo consiglio pratico che desidero lasciarti a chiusura di questo blog è il seguente: quando la tua vocina interiore parte all’attacco con i “non ce la farai mai“, “ma chi te lo fa fare“, “è inutile“, “non ne vale la pena” o cose simili, prova a risponderle proprio come se fosse un tuo interlocutore … per me è estremamente efficace dirle “SHUT THE FUCK UP!

Desideri approfondire questo argomento? Lascia un commento nello spazio qui sotto, sarò lieto di risponderti entro 24h. Se preferisci condividerlo di persona riservati l’opportunità della tua sessione di Coaching gratuita.

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *